Un signore sulla quarantina, mi piace, mi ci riconosco.
E’ una parola un po’ leziosa, con quel diminutivo che fa subito italiano, come tortellini, cotechini, stuzzichini e fettuccine, ma è dolce, morbida e gentile.
Si userà ancora? L’ultima volta l’ho sentita in bocca a un collega informatico “Norton ha messo il file col virus in quarantina” traducendo a sproposito l’inglese “Quarantine” = quarantena.
Ma si sa, in Italia si usano le parole inglesi quando non se ne conosce la traduzione esatta ma approsimativamente se ne capisce il senso.
c’era cosi’ tanto bisogno di “privacy” e “welfare” ??
E’ quel ticchiolino che impedisce alla Perfezione di potersi compiere.
Perché se la Perfezione riuscisse a compiersi, distruggerebbe tutto cò che esiste – o quasi.
settembre 20, 2008 alle 5:21 PM |
QUARANTINA.
Un signore sulla quarantina, mi piace, mi ci riconosco.
E’ una parola un po’ leziosa, con quel diminutivo che fa subito italiano, come tortellini, cotechini, stuzzichini e fettuccine, ma è dolce, morbida e gentile.
Si userà ancora? L’ultima volta l’ho sentita in bocca a un collega informatico “Norton ha messo il file col virus in quarantina” traducendo a sproposito l’inglese “Quarantine” = quarantena.
Ma si sa, in Italia si usano le parole inglesi quando non se ne conosce la traduzione esatta ma approsimativamente se ne capisce il senso.
c’era cosi’ tanto bisogno di “privacy” e “welfare” ??
ottobre 1, 2008 alle 6:14 am |
QUASI
E’ quel ticchiolino che impedisce alla Perfezione di potersi compiere.
Perché se la Perfezione riuscisse a compiersi, distruggerebbe tutto cò che esiste – o quasi.